23:55 06-11-2025
La batteria Penn State per auto elettriche: prestazioni stabili da −50°C a +75°C
Gli scienziati della Pennsylvania State University hanno presentato una nuova batteria progettata per conservare prestazioni e sicurezza anche in condizioni di caldo e freddo estremi. L’obiettivo è risolvere uno dei problemi più fastidiosi delle elettriche attuali: l’efficienza che cala a picco nel gelo profondo o sotto la canicola.
Le celle al litio tradizionali sono molto sensibili alla temperatura: scendendo sotto i 15°C perdono capacità, mentre oltre i 25°C tendono a surriscaldarsi e a usurarsi più rapidamente. Il team guidato dal professor Chao-Yang Wang propone una strada diversa alla radice: una cella capace di gestire la propria temperatura dall’interno.
Il cuore dell’idea combina un elettrolita stabile con una sottile lamina di nichel inserita nella cella, che funziona da riscaldatore integrato. Quando serve, la lamina attinge all’energia della stessa batteria per scaldarsi rapidamente, mantenendo il sistema operativo anche a −50°C. Per chi guida tra nevicate, ghiaccio o ondate di calore, questo tipo di stabilità tocca il vero nervo scoperto della mobilità elettrica quotidiana, non solo una cifra sulla scheda tecnica; è un approccio pragmatico, cucito su ciò che si sente davvero al volante.
Così si elimina la necessità di ingombranti impianti di riscaldamento e raffreddamento, si riducono i consumi e si abbassa il rischio di surriscaldamento. La batteria è pensata per funzionare in modo affidabile da −50°C a +75°C, con una possibile estensione verso +85°C. Se questi risultati verranno confermati nei prodotti finiti, partenze a freddo e ondate di calore diventeranno molto meno stressanti per i propulsori elettrici.
Gli autori indicano un potenziale che va ben oltre l’auto: data center, aviazione e droni sono tra i campi citati. Se la tecnologia arriverà alla produzione su larga scala, i consueti vincoli climatici del trasporto elettrico potrebbero passare in secondo piano.