16+

Tesla Model 3 con motori nelle ruote DeepDrive: test al Salzburgring e +20% di autonomia

© A. Krivonosov
Al Salzburgring una Tesla Model 3 con motori nelle ruote DeepDrive: meno costi e consumi, niente terre rare, coppia vettoriale e autonomia fino al +20%.
Michael Powers, Editor

Al Salzburgring, un esemplare unico di Tesla Model 3 è sceso in pista con innovativi motori integrati nelle ruote sviluppati dalla tedesca DeepDrive. Gli ingegneri hanno sostituito il gruppo propulsore di serie con moduli compatti basati su un’architettura a flusso radiale e doppio rotore.

Questa impostazione elimina trasmissione, differenziale e parte dell’elettronica, riducendo gli attriti e liberando spazio a bordo. Ogni ruota dispone ora del proprio motore elettrico con capacità rigenerativa fino a 1.000 Nm, sufficiente per una guida davvero a un solo pedale. Il sistema frenante è integrato nel modulo ed è pensato per non richiedere manutenzione per l’intero ciclo di vita. L’idea di concentrare tutto nel mozzo convince anche per la pulizia meccanica che ne deriva.

I vantaggi principali sono costi più bassi ed efficienza superiore. Secondo i progettisti, i nuovi motori impiegano l’80% di ferro in meno, il 50% in meno di magneti e rinunciano del tutto alle terre rare. I costi di produzione calano del 30%, mentre i consumi energetici si riducono del 20%: un risparmio che si traduce direttamente in un’autonomia superiore del 20%.

Su strada, il prototipo non cede terreno rispetto a una Model 3 di serie. Pur aggiungendo 30 kg per ruota, l’auto ha mantenuto comfort ed equilibrio: un aumento di massa che di solito non perdona, qui sembra ben assorbito dall’assetto. Il sistema è inoltre in grado di ripartire la coppia tra le ruote in tempo reale, una soluzione che, si afferma, migliora la stabilità in curva e consente persino una rotazione sul posto in stile carro armato. Se confermato in produzione, sarebbe un plus non da poco.

Se questi motori arriveranno sulle auto di serie tra il 2025 e il 2026, il mercato elettrico potrebbe cambiare in profondità. Modelli più accessibili e più efficienti, capaci di tenere ritmi da sportiva, sono proprio la combinazione che potrebbe trasformare l’elettrico nella scelta di default per il grande pubblico.